La nostra Storia


Il Tamburello è un gioco antico, nel Paese di Grazzano Monferrato, ora Grazzano Badoglio, è radicato nell'animo di ogni Grazzanese infatti i più anziani, la memoria storica del paese, amano dire che "loro" hanno visto sbancare una collina a suon di carretti di terra e picconate per fare la piazza ed il Muretto (in foto com'è oggi) cosi si poteva giocare. La Fondazione ufficiale del movimento Tamburellistico Grazzanese si concretizza, quando il Sig. Fracchia Adriano, 1° Presidente, si siede al tavolo con i responsabili di altri sei paesi limitrofi per formalizzare le basi del movimento Tamburello Piemontese che si concretizzarono nel primo Torneo del Monferrato, correva l'anno 1965, 

Dal 1965 al 1968 per 3 campionati si strutturò un torneo su campi misti che prevedeva un alternanza di partite su campi  a Libero e a Muro, ma  poi si penso di  optare  per campionati  solamente a Libero,cioè all'abbandono del muro d'appoggio dal 1969 al 1975. 

Il Campionato del 1976 segnò lo scisma delle due correnti di pensiero, da una parte chi era favorevole al Gioco Libero e dall'altra chi prediligeva il Campanilismo del gioco con il Muro d'appoggio. Nel 1976 nasce il Primo Torneo a Muro del Monferrato che tra alti e bassi continua ancora oggi ad animare gli sferisteri di Paese, ovvero le Piazze.

Il Campo a lIbero del Grazzano ora destinato a campo da calcio
Il Campo a lIbero del Grazzano ora destinato a campo da calcio

La Vittoria del 1° Torno a Muro del Monferrato anno 1976, va proprio all'ASD Grazzano Badoglio, con una  formazione definita storica 

R. Soffiantino, P. Monti, D. Biletta, P. Duca, C. Soffiantino, (Foto 1) e che si ripete l'anno successivo nel 1977 ma con la formazione:

 S. Aceto, P. Monti, E. Medesani, D. Biletta, P. Duca (Foto 2) questa è la  prima finale del  giovane Grazzanese E. Medesimi che poi se ne aggiudicherà altre 15 nel corso degli anni militando anche in altre squadre.

Foto 1
Foto 1
Foto 2
Foto 2
Foto 2
Foto 2

Devono passare sette Campionati, che vanno al i Portacomaro per due anni e al  favoloso Grana per ben quattro anni, nel frattempo a Grazzano  tanti giovani Talenti crescono per rivedere il Grazzano sul gradino più alto del podio  restandoci  per tre anni consecutivi, nel 1985 e 1986 con la formazione D. Biletta, M. Fracchia, E. Medesimi, P. Monti, F. Natta, F. Fracchia (Foto 3);  

mentre nel 1987 con D. Biletta, M. Fracchia, E. Medesimi, P. Monti, F. Fracchia, L. Bonelli (Foto 4)


Foto 3
Foto 3
Foto 4
Foto 4

Il Campionato del nuovo millennio, anno 2000, va annoverato al Montemagno, la società più premiata (5 Tornei del Monferrato) dopo il Grazzano, che nel 2001con la Formazione F. Natta, G. Tirone, D. Tirone, P. Giroldo, D. Monzeglio, U. Mignani (Foto 5), vince il Campionato e va a quota sei Tornei del Monferrato vinti.

 

 

Foto 5
Foto 5

Con il Campionato del 2009 il Torneo del Monferrato entra a far parte viva dei Campionati Italiani della F.I.P.T. anche se la gestione  del torneo resta in Piemonte dapprima solo con la supervisione della Commissione del Muro Storico,  poi come richiesto dalle nuove normative, l'organo CMS, è stato inglobato nel consiglio Regionale Piemonte della F.I.P.T. attualmente in opera. Il Primo Campionato Italiano di Tamburello specialità Muro va ad appannaggio del Tonco, che passa poi il testimone nel 2010 al Moncavo che in finale vince contro il Grazzano;  nel 2011 è il  Portacomaro a laurearsi campione d'Italia per poi cedere il passo al Grazzano che finalmente riesce ad eguagliare il  primato del Grana nel vincere quattro scudetti consecutivi, nel 2012 (foto 6),  nel 2013 (Foto 7), nel 2014 (Foto 8) e nel 2015 (foto 9).

Foto 6 da sinistra: in piedi D.T. F. Penna, E. Biletta M. Caggiano, A. Andrin, giù E. Guolo, V. Fracchia, P. Giroldo
Foto 6 da sinistra: in piedi D.T. F. Penna, E. Biletta M. Caggiano, A. Andrin, giù E. Guolo, V. Fracchia, P. Giroldo
Foto 6
Foto 6
Foto 7 da sinistra: E. Guolo, F. Zitti, D.T. F. Penna, E. Biletta, M. Caggiano, V. Fracchia, Pres. A. Redoglia, P. Giroldo, M. Dessimone
Foto 7 da sinistra: E. Guolo, F. Zitti, D.T. F. Penna, E. Biletta, M. Caggiano, V. Fracchia, Pres. A. Redoglia, P. Giroldo, M. Dessimone
Foto 8 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, F. Zitti, V. Fracchia, P. Giroldo, Pres. A. Redoglia, giù A. Appiano, E. Biletta, E. Monzeglio, L. Lorenzin
Foto 8 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, F. Zitti, V. Fracchia, P. Giroldo, Pres. A. Redoglia, giù A. Appiano, E. Biletta, E. Monzeglio, L. Lorenzin
Foto 9 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, E. Biletta, V. Fracchia, P. Giroldo, giù A. Appiano, L. Lorenzin, E. Monzeglio, A. Andrin
Foto 9 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, E. Biletta, V. Fracchia, P. Giroldo, giù A. Appiano, L. Lorenzin, E. Monzeglio, A. Andrin

Questa serie positiva di vittorie ha un sapore tutto grazzanese perché c'è stato un cambio generazionale diretto tra padre e figlio, i "vecchi" ( D. Biletta e M. Fracchia)  hanno vinto tre volte di fila mentre i "giovani" ( E. Biletta e V. Fracchia foto 10) ne hanno vinti quattro. Il Campionato  2015 è particolarmente ricco di sentimento per il Paese di Grazzano, perché la squadra può fregiarsi della tanto agognata STELLA per aver vinto 10 Scudetti ed inoltre cade il 50° anniversario della Fondazione della Società ASD Grazzano (foto 11).

Foto 10 piccoli campioni crescono a sinistra Vittorio Fracchia e Edoardo Biletta.
Foto 10 piccoli campioni crescono a sinistra Vittorio Fracchia e Edoardo Biletta.
Foto 11 Il Premio ricevuto per il Traguardo dei 10 Scudetti e del 50° Anniversario.
Foto 11 Il Premio ricevuto per il Traguardo dei 10 Scudetti e del 50° Anniversario.

Nel 2016 il 41° Campionato Italiano di tamburello a Muro è ancora messo in Bacheca dal "Dream Team" Grazzanese, così denominato dalla stampa Piemontese, rinnovato in alcuni Ruoli Mezzo Volo Alessio Basso che subentra ad Edo Biletta e la coppia di terzini Sigliano "Jack" Giacomo e Belvisotti Federico nipote del grande Ercole Quirico ( Foto 12), il Dream Team conquista il 5° scudetto consecutivo (Foto 13) e sale solitario in vetta sorpassando l'ASD  Grana di Emilio Medesimi, Grazzanese DOC. che ne ha vinti 4 consecutivi dal 1980 al 1983. Questa 5° finale disputata contro la ASD P.L. Montechiaro ha visto i ragazzi del Grazzano esprime un gioco esemplare, nella splendida cornice dello Sferisterio Porro di Vignale; davanti a più di 600 persone sono riusciti a tenere la concentrazione ed una fluidità di gioco che ha permesso il concretizzarsi di un risultato sul campo mai avvenuto in 41 anni di Storia, 19 a 3 in favore dei Grazzanesi che si trasforma nella applicazione della regola base del tamburello a Muro: " Palla lunga in fondo un quindici a testa e limitare al massimo i falli".

Nella prima settimana di Agosto, nello sferisterio Luigi Cav. Beretta  di Tonco si è disputata la Coppa Italia di Tamburello a Muro con partite diurne e notturne con sistema di gironi all' italiana. La finale si è disputata domenica 07.08.16 tra il Grazzano è La ADT Tonco, padroni di casa.

La Coppa viene vinta dall'ASD Grazzano Badoglio per 16 a 8 dopo una bella partita che ha visto i padroni di casa nella prima fase in vantaggio di 3 giochi, fino a quando la compagine aleramica ha imposto il suo solito ritmo di gioco. 

Foto 12_ in Piedi da Sinistra F. Penna, F. Belvisotti, V. Fracchia, G. Pietro; in ginocchio E.- Monzeglio A. Basso G. Sigliano
Foto 12_ in Piedi da Sinistra F. Penna, F. Belvisotti, V. Fracchia, G. Pietro; in ginocchio E.- Monzeglio A. Basso G. Sigliano
Foto 13_ I 5 Titoli Italiani messi in bella Mostra nella sede dopo la Vittoria a Vignale contro il ASD P.L. Montechiaro
Foto 13_ I 5 Titoli Italiani messi in bella Mostra nella sede dopo la Vittoria a Vignale contro il ASD P.L. Montechiaro

Dopo la stagione negativa del 2017 in cui siamo stati squalificati, dopo tante polemiche e decisioni sportive che ha visto l'inibizione del presidente Redoglia per sei mesi ed un anno al Coach Penna. Di per se la stagione era iniziata come nostro solito vincendo e portandoci al primo posto canditati ancora una volta ad entrare nelle 4 migliori per disputare le semifinali, ma la decisione federale giunta a giochi fatti ci ha penalizzato di 20 punti per una irregolarità sulla distinta, peraltro presentata ad inizio anno ed approvata, portandoci al penultimo posto. Opinione comune di tutta la società, detta a denti stretti, "OK accettiamo e chiediamo scusa, sarà per il prossimo anno". Cosi si chiude la stagione con lo sguardo cattivo di Vittorio alla Coppa alzata dal Moncalvo e la frase " l'anno prossimo la alzo io contro di loro e poi vediamo...."

Vittorio Fracchia un Veggente? No è solo che con i suoi compagni sono VINCENTI!!!! La coppa è tornata a casa nel 2018
Vittorio Fracchia un Veggente? No è solo che con i suoi compagni sono VINCENTI!!!! La coppa è tornata a casa nel 2018

.....e siccome "carta canta e le torte non mento mai" eccoci di nuovo sul tetto del mondo! Si nella stagione 2018 ci siamo regalati il sesto Titolo Italiano. Siamo partiti un po' in sordina ancora malconci nello spirito per il 2017. Però tra vittorie , pareggi qualche sconfitta e tanto tanto amaro che abbiamo digerito sentendo le parole degli avversari e delle rispettive dirigenze che ci davano ormai per spacciati e disuniti capaci solo di combinare marachelle!!!!  una cosa su tutte ci ha fatto stare calmi e tranquilli, concentrati sull'obbiettivo pronti ad allenarci insieme, anche a discapito delle morose o mogli che talvolta stortano il naso perché non andiamo con loro al mare, ad auto convincerci che come noi non c'è nessuno che si diverte a giocare tutti insieme per  un bel terzo tempo sulla nostra casa Piazza Cotti organizzato da Graziano, il nostro Ciano nazionale che ai fornelli non ti sottrae mai; ecco quella cosa quella davvero importante sono coloro che sono lo zoccolo duro del movimento quelli che allenamento o partita con la  pioggia o con il sole sono sulla piazza perché l'evento è importante:  sono quelli che con amore e rispetto tutti noi chiamiamo "i Vecchi del tamburello" quelli che quando aprono bocca è perché sanno, perché hanno visto, che a differenza degli altri sanno vedere oltre e giudicare il giocatore sotto tanti punti di vista e quando questi ti guardano sorridono e ti dicono: " suma andac a vegghi giuga iach, ma sa schiara che vujach ehie natr' andj ah giughej ansema, aglian düra tlu dig me, dai nen dament a loc ad  disu angir" (traduzione: "Siamo andati a vedere giocare gli altri, ma si vede subito che voi avete un' altro ritmo, giocate da squadra, gli altri c'è l'hanno dura te lo dico io, non dare ascolto a quello che senti in giro").

Cosi siamo arrivati alle semifinali come 4 formazione, mai temuti perchè sicuramente inferiori visto il campionato altalenate ma con una preparazione in finale di stagione che tutti gli altri non si aspettavano, cosi per obbligo di tabellone ci tocca la prima classificata, Il Montemagno di Natta Fulvio, ormai accreditato alla vittoria con i preparativi, che fremevamo in paese, per la finale già accreditata proprio alla piazza di Montemagno ad inizio Campionato. La partita ha l'atmosfera e la tensione delle belle finali di campionato dei tempi passati riportando alla memoria sfide quasi epiche. Giocano bene tutti sia il Montemagno che il Grazzano, si spendono colpi spettacolari che animano gli animi dei quasi 300 paganti, che spendono cori ad incitamento dei propri beniamini e non elemosinano consigli su come interpretare la gara; avanti subito il Grazzano con il Montemagno che subisci i colpi di Marletto e Fracchia, per poi riprendersi e raggiungerci grazie ad un ottimo Sappa che sbaglia pochissimo e tiene la palla sempre in gioco, Botteon costruisce a favore dei colpi di Molino. Il Montemagno ci scappa via e si avvicina la fine della partita con un sonoro 18 Giochi. Fin qui tutto bene una prova del Grazzano dignitosa di carattere e di rispetto per il campo avversario che favorisce i padroni di casa. Vitto Fracchia si gira chiama Mauri Marletto e con il Coach Penna parlottano poi dopo  un cinque sonoro si sente: " fino alla fine non li molliamo più possiamo pareggiare". Noi non sbagliamo più. Colpi puliti sempre in fondo per farli remare il più possibile, loro sono in difficoltà Molino non è più lucido dopo quasi 4 ore e commette alcuni errori, Natta ci mette del suo e la partita finisce in pareggio. Per loro una smacco per noi un ennesima conferma che i Vecchi han sempre ragione.... Tutto rimandato su Piazza Cotti il sabato dopo.

Il Montemagno arriva agguerrito e con la voglia di riscatto, ma a casa nostra le leggi le fanno i Grazzanesi che impostato subito la partita con il piede giusto sempre con 3 giochi di distacco; colpi puliti profondi da veri Campioni si snocciola tutto il repertorio di come si gioca a tamburello ma soprattutto di come si deve giocare su piazza Cotti.

Il Grazzano è in Finale per il sesto Titolo Italiano.

L'atra semifinale vede il Moncalvo vittorioso su di un Vignale arrendevole sia nell'andata che al ritorno. 

E' domenica, un giorno della settimana come tanti per molti, ma per chi è come di noi appassionato di Tamburello a muro e di Campanilismo fra paesi di Collina, questo giorno lo aspetta e la vive già da Settembre dell'anno prima. 

Sul campo di Montemagno le tifoserie stanno prendendo posto, sistemano gli striscioni, provano i canti d'incitamento e aspetto che l'arbitro fischi l'inizio. In un angolo raccolti i giocatori del Grazzano fanno cerchio attorno al Presidente che dice poche ma sincere parole che tutti noi stavamo pensando: " Raga i motivi per cui siamo qui li sappiamo e li sanno tutti quindi non mandiamo tutto a........ giochiamo per noi e per far divertire il pubblico  riportiamo la nostra coppa dove deve stare, a casa nostra".

Dicono che se chiedi ti sarà dato, la partita è spettacolare ma senso unico quello del Grazzano chi si impone e fa valere il suo carattere di squadra ed il suo gioco, Marletto sopra le righe  Bonelli non sbaglia è concentrato  chiude e recupera, i due terzini lavorano all'unisono il cordino è un muro su cui non si passa, le mani di Fracchia ruotano per i quindici a fondo campo ed i suoi piedi domano il muro di Montemagno. Fracchia come promesso alza la Coppa davanti al Moncalvo. Il Grazzano è Campione d'Italia per la 6° volta in sette anni.

Arriva l'inverno come al solito da un po' di anni poca neve ma tante palline discusse dagli anzianotti durante le partite a carte nella sede della ASD. Il presidente Redoglia si attaccala al telefono ed inizia il balletto per cercare il nuovo mezzovolo ed il nuovo terzino che è diventato una consuetudine dettata dal massimale dei punteggi; poi la chiamata a raccolta di tutto lo staff dell'ASD nella sede nel primo nebbioso lunedì invernale, per le ultime info sulla squadra e per prendere tutti coscienza delle nostre possibilità e per essere tutti d'accordo sulla nuova formazione. Il Segretario si mette al lavoro ed iscrive la squadra chiede i permessi ed il paese incomincia a mormorare: " siamo pronti ?" "Quando ci alleniamo?". Vista l'impazienza di tutti i cuochi  decidono  subito una data per la cena di informazione e raccolta fondi, cosi partono gli inviti a tuoi i giocatori e alle loro fidanzate ( che non devono mai mancare, un supporto prezioso) il capo tifoseria si attiva ed in men che non si dica il nostro Presidente Redoglia non sa più dove sistemare le persone che si prenotano, un po' per il covid un po' per lo spazio si decide di usare tutti i saloni. Anche quest'anno la stagione è partita , almeno a tavola. Si incomincian a fare palestra corsa e un po di libero ed arriviamo a febbraio-marzo, le leggi anti covid non aiutano ed il campionato slitta a giugno, tutti fremono e voglio un calendario, che fortunatamente arriva: si parte il 02 giugno, campionato a 9 squadre tutto si svolge bene per noi belle partite, caldo infernale e arriviamo a metà stagione in seconda posizione pari punti con il Vignale. Pausa estiva di 15 giorni e finalmente ripartiamo lottiamo belle partite i ragazzi sono affiatati si divertono la dirigenza è contenta e questo ci permette di superare un passo falso sul campo del Vignale senza conseguenze mentali ma con tranquillità sapendo che tra poco ai primi di settembre riporteremo equilibrio sul nostro amato campo. Poi come in tutte le belle favole, dietro l'angolo l'imprevisto che nessuno di noi avrebbe mai sospettato. Vinciamo con il Vignale in casa come da pronstico e così comunichiamo il campo di spareggio, quale se non Montechiaro che è il nostro secondo campo di casa, cosi il presidente come da anni chiama la CMS e dice che il Grazzano ha scelto Montechiaro. Ci prepariamo andiamo a giocare per l'allenamento di rifinitura e scopriamo che il Sindaco di Montechiaro un certo Luzzi, cha da tutto l'organizzazione del paese di Grazzano, quando è stato nella nostra situazione, ha avuto collaborazione e sostegno, ci fa sapere due giorni prima dello spareggio che il campo non è disponibile per problematiche burocratiche ed a detta sua di sicurezza, quando tutti i giorni si gioca e se il caso vuole che la mietitrebbia di turno deve passare, di buon grado interrompiamo il gioco e gli diamo tutto il tempo di transitare. Comunque Il Sig. Luzzi diventa irremovibile: "Lo spareggio non si fa a Montechiaro" questo è quello che si sete nelle comunicazioni tra lui e la federazione, in tutto questo nessuna delle altre società ha pronunciato verbo, nonostante l'irregolarità del trattamento riservato al Grazzano è una palese violenza sulla' andamento del campionato. Quindi tra arrabbiature ed insulti a tutti si deve cercare un campo alternativo, i giocatori minacciano di volersi ritirare perché si sento abbandonati dalla federazione, ma tra tutti cerchiamo di ragionare e scegliamo il campo di Portacomaro, che sembra essere il meno favorevole al Vignale. La partita inizia in sordina perché nella testa c'è ancora il maltolto di Montechiaro, si naviga a vista sempre in condizione di pareggio, e ci rendiamo conto che la partita sta protraendosi troppo ed il sole diventerà il problema principale ed in fatti arriviamo ai trampolini sul 18 pari, la legge vuole che ci sia il sorteggio del campo, che perdiamo e finiamo con il sole dritto in faccia, non è possibile giocare perdiamo malamente il primo trampolino con la conta dei "15" tutti a favore del Vignale che riesce a raggiungere la finale che non vedeva dal 2003. Essendo dei signori abbiamo festeggiato lo stesso la bella stagione fatta alla faccia di tutti quelli che non ci hanno sostenuto. Appuntamento al 2022 per, speriamo, una sonora riaffermazione.