La nostra Storia


Il Tamburello è un gioco antico, nel Paese di Grazzano Monferrato, ora Grazzano Badoglio, è radicato nell'animo di ogni Grazzanese infatti i più anziani, la memoria storica del paese, amano dire che "loro" hanno visto sbancare una collina a suon di carretti di terra e picconate per fare la piazza ed il Muretto (in foto com'è oggi) cosi si poteva giocare. La Fondazione ufficiale del movimento Tamburellistico Grazzanese si concretizza, quando il Sig. Fracchia Adriano, 1° Presidente, si siede al tavolo con i responsabili di altri sei paesi limitrofi per formalizzare le basi del movimento Tamburello Piemontese che si concretizzarono nel primo Torneo del Monferrato, correva l'anno 1965, 

Dal 1965 al 1968 per 3 campionati si strutturò un torneo su campi misti che prevedeva un alternanza di partite su campi  a Libero e a Muro, ma  poi si penso di  optare  per campionati  solamente a Libero,cioè all'abbandono del muro d'appoggio dal 1969 al 1975. 

Il Campionato del 1976 segnò lo scisma delle due correnti di pensiero, da una parte chi era favorevole al Gioco Libero e dall'altra chi prediligeva il Campanilismo del gioco con il Muro d'appoggio. Nel 1976 nasce il Primo Torneo a Muro del Monferrato che tra alti e bassi continua ancora oggi ad animare gli sferisteri di Paese, ovvero le Piazze.

Il Campo a lIbero del Grazzano ora destinato a campo da calcio
Il Campo a lIbero del Grazzano ora destinato a campo da calcio

La Vittoria del 1° Torno a Muro del Monferrato anno 1976, va proprio all'ASD Grazzano Badoglio, con una  formazione definita storica 

R. Soffiantino, P. Monti, D. Biletta, P. Duca, C. Soffiantino, (Foto 1) e che si ripete l'anno successivo nel 1977 ma con la formazione:

 S. Aceto, P. Monti, E. Medesani, D. Biletta, P. Duca (Foto 2) questa è la  prima finale del  giovane Grazzanese E. Medesimi che poi se ne aggiudicherà altre 15 nel corso degli anni militando anche in altre squadre.

Foto 1
Foto 1
Foto 2
Foto 2
Foto 2
Foto 2

Devono passare sette Campionati, che vanno al i Portacomaro per due anni e al  favoloso Grana per ben quattro anni, nel frattempo a Grazzano  tanti giovani Talenti crescono per rivedere il Grazzano sul gradino più alto del podio  restandoci  per tre anni consecutivi, nel 1985 e 1986 con la formazione D. Biletta, M. Fracchia, E. Medesimi, P. Monti, F. Natta, F. Fracchia (Foto 3);  

mentre nel 1987 con D. Biletta, M. Fracchia, E. Medesimi, P. Monti, F. Fracchia, L. Bonelli (Foto 4)


Foto 3
Foto 3
Foto 4
Foto 4

Il Campionato del nuovo millennio, anno 2000, va annoverato al Montemagno, la società più premiata (5 Tornei del Monferrato) dopo il Grazzano, che nel 2001con la Formazione F. Natta, G. Tirone, D. Tirone, P. Giroldo, D. Monzeglio, U. Mignani (Foto 5), vince il Campionato e va a quota sei Tornei del Monferrato vinti.

 

 

Foto 5
Foto 5

Con il Campionato del 2009 il Torneo del Monferrato entra a far parte viva dei Campionati Italiani della F.I.P.T. anche se la gestione  del torneo resta in Piemonte dapprima solo con la supervisione della Commissione del Muro Storico,  poi come richiesto dalle nuove normative, l'organo CMS, è stato inglobato nel consiglio Regionale Piemonte della F.I.P.T. attualmente in opera. Il Primo Campionato Italiano di Tamburello specialità Muro va ad appannaggio del Tonco, che passa poi il testimone nel 2010 al Moncavo che in finale vince contro il Grazzano;  nel 2011 è il  Portacomaro a laurearsi campione d'Italia per poi cedere il passo al Grazzano che finalmente riesce ad eguagliare il  primato del Grana nel vincere quattro scudetti consecutivi, nel 2012 (foto 6),  nel 2013 (Foto 7), nel 2014 (Foto 8) e nel 2015 (foto 9).

Foto 6 da sinistra: in piedi D.T. F. Penna, E. Biletta M. Caggiano, A. Andrin, giù E. Guolo, V. Fracchia, P. Giroldo
Foto 6 da sinistra: in piedi D.T. F. Penna, E. Biletta M. Caggiano, A. Andrin, giù E. Guolo, V. Fracchia, P. Giroldo
Foto 6
Foto 6
Foto 7 da sinistra: E. Guolo, F. Zitti, D.T. F. Penna, E. Biletta, M. Caggiano, V. Fracchia, Pres. A. Redoglia, P. Giroldo, M. Dessimone
Foto 7 da sinistra: E. Guolo, F. Zitti, D.T. F. Penna, E. Biletta, M. Caggiano, V. Fracchia, Pres. A. Redoglia, P. Giroldo, M. Dessimone
Foto 8 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, F. Zitti, V. Fracchia, P. Giroldo, Pres. A. Redoglia, giù A. Appiano, E. Biletta, E. Monzeglio, L. Lorenzin
Foto 8 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, F. Zitti, V. Fracchia, P. Giroldo, Pres. A. Redoglia, giù A. Appiano, E. Biletta, E. Monzeglio, L. Lorenzin
Foto 9 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, E. Biletta, V. Fracchia, P. Giroldo, giù A. Appiano, L. Lorenzin, E. Monzeglio, A. Andrin
Foto 9 da sinistra in piedi: D.T. F. Penna, E. Biletta, V. Fracchia, P. Giroldo, giù A. Appiano, L. Lorenzin, E. Monzeglio, A. Andrin

Questa serie positiva di vittorie ha un sapore tutto grazzanese perché c'è stato un cambio generazionale diretto tra padre e figlio, i "vecchi" ( D. Biletta e M. Fracchia)  hanno vinto tre volte di fila mentre i "giovani" ( E. Biletta e V. Fracchia foto 10) ne hanno vinti quattro. Il Campionato  2015 è particolarmente ricco di sentimento per il Paese di Grazzano, perché la squadra può fregiarsi della tanto agognata STELLA per aver vinto 10 Scudetti ed inoltre cade il 50° anniversario della Fondazione della Società ASD Grazzano (foto 11).

Foto 10 piccoli campioni crescono a sinistra Vittorio Fracchia e Edoardo Biletta.
Foto 10 piccoli campioni crescono a sinistra Vittorio Fracchia e Edoardo Biletta.
Foto 11 Il Premio ricevuto per il Traguardo dei 10 Scudetti e del 50° Anniversario.
Foto 11 Il Premio ricevuto per il Traguardo dei 10 Scudetti e del 50° Anniversario.

Nel 2016 il 41° Campionato Italiano di tamburello a Muro è ancora messo in Bacheca dal "Dream Team" Grazzanese, così denominato dalla stampa Piemontese, rinnovato in alcuni Ruoli Mezzo Volo Alessio Basso che subentra ad Edo Biletta e la coppia di terzini Sigliano "Jack" Giacomo e Belvisotti Federico nipote del grande Ercole Quirico ( Foto 12), il Dream Team conquista il 5° scudetto consecutivo (Foto 13) e sale solitario in vetta sorpassando l'ASD  Grana di Emilio Medesimi, Grazzanese DOC. che ne ha vinti 4 consecutivi dal 1980 al 1983. Questa 5° finale disputata contro la ASD P.L. Montechiaro ha visto i ragazzi del Grazzano esprime un gioco esemplare, nella splendida cornice dello Sferisterio Porro di Vignale; davanti a più di 600 persone sono riusciti a tenere la concentrazione ed una fluidità di gioco che ha permesso il concretizzarsi di un risultato sul campo mai avvenuto in 41 anni di Storia, 19 a 3 in favore dei Grazzanesi che si trasforma nella applicazione della regola base del tamburello a Muro: " Palla lunga in fondo un quindici a testa e limitare al massimo i falli".

Nella prima settimana di Agosto, nello sferisterio Luigi Cav. Beretta  di Tonco si è disputata la Coppa Italia di Tamburello a Muro con partite diurne e notturne con sistema di gironi all' italiana. La finale si è disputata domenica 07.08.16 tra il Grazzano è La ADT Tonco, padroni di casa.

La Coppa viene vinta dall'ASD Grazzano Badoglio per 16 a 8 dopo una bella partita che ha visto i padroni di casa nella prima fase in vantaggio di 3 giochi, fino a quando la compagine aleramica ha imposto il suo solito ritmo di gioco. 

Foto 12_ in Piedi da Sinistra F. Penna, F. Belvisotti, V. Fracchia, G. Pietro; in ginocchio E.- Monzeglio A. Basso G. Sigliano
Foto 12_ in Piedi da Sinistra F. Penna, F. Belvisotti, V. Fracchia, G. Pietro; in ginocchio E.- Monzeglio A. Basso G. Sigliano
Foto 13_ I 5 Titoli Italiani messi in bella Mostra nella sede dopo la Vittoria a Vignale contro il ASD P.L. Montechiaro
Foto 13_ I 5 Titoli Italiani messi in bella Mostra nella sede dopo la Vittoria a Vignale contro il ASD P.L. Montechiaro

Dopo la stagione negativa del 2017 in cui siamo stati squalificati, dopo tante polemiche e decisioni sportive che ha visto l'inibizione del presidente Redoglia per sei mesi ed un anno al Coach Penna. Di per se la stagione era iniziata come nostro solito vincendo e portandoci al primo posto canditati ancora una volta ad entrare nelle 4 migliori per disputare le semifinali, ma la decisione federale giunta a giochi fatti ci ha penalizzato di 20 punti per una irregolarità sulla distinta, peraltro presentata ad inizio anno ed approvata, portandoci al penultimo posto. Opinione comune di tutta la società, detta a denti stretti, "OK accettiamo e chiediamo scusa, sarà per il prossimo anno". Cosi si chiude la stagione con lo sguardo cattivo di Vittorio alla Coppa alzata dal Moncalvo e la frase " l'anno prossimo la alzo io contro di loro e poi vediamo...."

Vittorio Fracchia un Veggente? No è solo che con i suoi compagni sono VINCENTI!!!! La coppa è tornata a casa nel 2018
Vittorio Fracchia un Veggente? No è solo che con i suoi compagni sono VINCENTI!!!! La coppa è tornata a casa nel 2018

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.....e siccome "carta canta e le torte non mento mai" eccoci di nuovo sul tetto del mondo! Si nella stagione 2018 ci siamo regalati il sesto Titolo Italiano. Siamo partiti un po' in sordina ancora malconci nello spirito per il 2017. Però tra vittorie , pareggi qualche sconfitta e tanto tanto amaro che abbiamo digerito sentendo le parole degli avversari e delle rispettive dirigenze che ci davano ormai per spacciati e disuniti capaci solo di combinare marachelle!!!!  una cosa su tutte ci ha fatto stare calmi e tranquilli, concentrati sull'obbiettivo pronti ad allenarci insieme, anche a discapito delle morose o mogli che talvolta stortano il naso perché non andiamo con loro al mare, ad auto convincerci che come noi non c'è nessuno che si diverte a giocare tutti insieme per  un bel terzo tempo sulla nostra casa Piazza Cotti organizzato da Graziano, il nostro Ciano nazionale che ai fornelli non ti sottrae mai; ecco quella cosa quella davvero importante sono coloro che sono lo zoccolo duro del movimento quelli che allenamento o partita con la  pioggia o con il sole sono sulla piazza perché l'evento è importante:  sono quelli che con amore e rispetto tutti noi chiamiamo "i Vecchi del tamburello" quelli che quando aprono bocca è perché sanno, perché hanno visto, che a differenza degli altri sanno vedere oltre e giudicare il giocatore sotto tanti punti di vista e quando questi ti guardano sorridono e ti dicono: " suma andac a vegghi giuga iach, ma sa schiara che vujach ehie natr' andj ah giughej ansema, aglian düra tlu dig me, dai nen dament a loc ad  disu angir" (traduzione: "Siamo andati a vedere giocare gli altri, ma si vede subito che voi avete un' altro ritmo, giocate da squadra, gli altri c'è l'hanno dura te lo dico io, non dare ascolto a quello che senti in giro").

Cosi siamo arrivati alle semifinali come 4 formazione, mai temuti perchè sicuramente inferiori visto il campionato altalenate ma con una preparazione in finale di stagione che tutti gli altri non si aspettavano, cosi per obbligo di tabellone ci tocca la prima classificata, Il Montemagno di Natta Fulvio, ormai accreditato alla vittoria con i preparativi, che fremevamo in paese, per la finale già accreditata proprio alla piazza di Montemagno ad inizio Campionato. La partita ha l'atmosfera e la tensione delle belle finali di campionato dei tempi passati riportando alla memoria sfide quasi epiche. Giocano bene tutti sia il Montemagno che il Grazzano, si spendono colpi spettacolari che animano gli animi dei quasi 300 paganti, che spendono cori ad incitamento dei propri beniamini e non elemosinano consigli su come interpretare la gara; avanti subito il Grazzano con il Montemagno che subisci i colpi di Marletto e Fracchia, per poi riprendersi e raggiungerci grazie ad un ottimo Sappa che sbaglia pochissimo e tiene la palla sempre in gioco, Botteon costruisce a favore dei colpi di Molino. Il Montemagno ci scappa via e si avvicina la fine della partita con un sonoro 18 Giochi. Fin qui tutto bene una prova del Grazzano dignitosa di carattere e di rispetto per il campo avversario che favorisce i padroni di casa. Vitto Fracchia si gira chiama Mauri Marletto e con il Coach Penna parlottano poi dopo  un cinque sonoro si sente: " fino alla fine non li molliamo più possiamo pareggiare". Noi non sbagliamo più. Colpi puliti sempre in fondo per farli remare il più possibile, loro sono in difficoltà Molino non è più lucido dopo quasi 4 ore e commette alcuni errori, Natta ci mette del suo e la partita finisce in pareggio. Per loro una smacco per noi un ennesima conferma che i Vecchi han sempre ragione.... Tutto rimandato su Piazza Cotti il sabato dopo.

Il Montemagno arriva agguerrito e con la voglia di riscatto, ma a casa nostra le leggi le fanno i Grazzanesi che impostato subito la partita con il piede giusto sempre con 3 giochi di distacco; colpi puliti profondi da veri Campioni si snocciola tutto il repertorio di come si gioca a tamburello ma soprattutto di come si deve giocare su piazza Cotti.

Il Grazzano è in Finale per il sesto Titolo Italiano.

L'atra semifinale vede il Moncalvo vittorioso su di un Vignale arrendevole sia nell'andata che al ritorno. 

E' domenica, un giorno della settimana come tanti per molti, ma per chi è come di noi appassionato di Tamburello a muro e di Campanilismo fra paesi di Collina, questo giorno lo aspetta e la vive già da Settembre dell'anno prima. 

Sul campo di Montemagno le tifoserie stanno prendendo posto, sistemano gli striscioni, provano i canti d'incitamento e aspetto che l'arbitro fischi l'inizio. In un angolo raccolti i giocatori del Grazzano fanno cerchio attorno al Presidente che dice poche ma sincere parole che tutti noi stavamo pensando: " Raga i motivi per cui siamo qui li sappiamo e li sanno tutti quindi non mandiamo tutto a........ giochiamo per noi e per far divertire il pubblico  riportiamo la nostra coppa dove deve stare, a casa nostra".

Dicono che se chiedi ti sarà dato, la partita è spettacolare ma senso unico quello del Grazzano chi si impone e fa valere il suo carattere di squadra ed il suo gioco, Marletto sopra le righe  Bonelli non sbaglia è concentrato  chiude e recupera, i due terzini lavorano all'unisono il cordino è un muro su cui non si passa, le mani di Fracchia ruotano per i quindici a fondo campo ed i suoi piedi domano il muro di Montemagno. Fracchia come promesso alza la Coppa davanti al Moncalvo. Il Grazzano è Campione d'Italia per la 6° volta in sette anni.

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Archiviate tutte le dicerie dei chi ci vuole sempre male e tutti i nostri malumori assopiti dalla vittoria n° 6,  il presidente Redoglia chiama tutti in riunione massonica e la dirigenza più il solito imbucato Vittorio, rispondono all'appello. Si imbastire la squadra, dando a Vittorio finalmente i noni dei papabili sui colleghi di fatica e come al solito partono le telefonate, con conseguenti discussione: " è già sistemato, non viene perché non gli piace, vorrebbe venire se c'è anche un altro altrimenti va a Portacomaro, ecc. ecc. finché dall'altro capo del telefono si senti: " ma veramente volete me? davvero posso giocare con Vitto e Maury? vengo su subito a Grazzano e concludiamo" ecco le parole magiche la squadra è fatta. Alessandro guarda Fabiano ed esclama, fatta comincia a preparare tutti i fogli e rendi tutto ufficiale. Detto fatto il lunedì dopo il calendario degli allenamenti è in bacheca, compriamo palline e tamburelli ed iniziamo il nuovo anno. La squadra si amalgama molto bene, fin dalle prime partitelle a libero si respira aria di serenità e amicizia. Siamo tutti soddisfatti manca solo il calendario ufficiale, chela commissione emana a tempo di record, quindi è ufficiale la macchina del Tambass è in moto.Il campionato scorre bene, i fondo campisti impeccabili Vittorio e Maurizio sono macchine da guerra e con il loro gioco fanno salire di livello anche Federico Arrobbio, grande mancino mezzo volo, che fa 15 a ripetizione, i terzini hanno vita facile le palle che arrivano sono giocabili e ghiotte. Tutto fa ben sperare per la buona riuscita del campionato. In fatti vinciamo quasi tutte le partite e realizziamo 28 punti, che ci fanno essere primi. Come da regolamento ci scontriamo con la terza classificata il Montechiaro dell' amico Davide Tirone e compagni. Si gioca a Grazzano partita dura ed avvincente il Montechiaro gioca bene ma noi facciamo valere la conoscenza del campo e ci imponiamo per 19 a 9 giochi. L'atra semi finale vede il Montemagno contro Casa paletti, che in casale Montemagno  perdono un po le staffe si disuniscono e lasciano la vittorioa ai padroni di casa per 19 a 16. Il ritorno delle due semifinale è tutt'altra cosa. Il Montemagno gioca ma sbaglia tanto e non frutta le occasioni che gli capitano e cosi Casa Paletti sembra avere la meglio si profila un duro spareggio, se non che i padroni di casa ci mettono del suo e permettono al Montemagno un recupero insperato, la partita si chiude sul 18 pari ed il Montemagno è il primo finalista. Il Grazzano a Montechiaro, voci di popolo, gioca sempre bene. Ma Tirone e compagni vogliono vendere cara la pelle e provare ad arrivare allo spareggio. Dopo un inizio di partita un po' in sordina per il Grazzano e quaolco colpo di omaggio dal campo di casa il Montechiaro sembra giocare molto bene; Marletto parlotta con Vittorio e Fabiano e si decide di cambiare marcia, i fondocampisti devono alzare la palla e cercare il muro in modo che Federico entri in partita. Semplice e chiaro una wuazione :  Maury sta alla prima palla come vittorio sta sul muro, CVD in scrive in matematica e di colpo Federico affondo il Montechiaro che non riesce a reagire vedendo i 15 andare sempre sotto il nome del Grazzano. I nostri terzini si annoiano un po, ma la palla non torna mai indietro e la partita si chiude un p' come all'andata Grazzano 19 Montechiaro 10. Detto fatto siamo in finale con il Montemagno ak Poro di Vignale. I tifosi iniziano gli sfottò verso gli avversari e le ragazze con la vena artistica iniziano a preparare gli striscioni. Ed ecco il calendario che segna 04.08.19 ore 14:00  al Porro di Vignale, la tensione fin dal mattina fa si che le rispettive compagne ci accompagnino alla porta di casa con un unico telegrafico invito: " Ma non è ora che vai?" ed ecco spiegato perché siamo sul campo con largo anticipo. fremono i preparativi delle rispettive curve ed i primi giocatori iniziano a palleggiare, alle 15.45 con le massime autorità schierate la terna arbitraria viene chiamata per l'ingresso in campo ed uno ad uno lo spiker snocciola i nomi dei gladiatori del tamburello che oggi si contenderanno il trofeo. Tutti in piedi parte l'inno di Mameli, si canta qualche lacrima dei più tesi e poi un fragoroso applauso dei quasi 800 presenti da il via al riscaldamento. Fischio d'inizio ed il Montemagno vuole subito dominare colpi profondi e precisi ai quali Vittorio risponde senza paura. La partita rimane equilibrata ma il Montemagno sbaglia di più e il Grazzano va in vantaggio. Sale in cattedra Marletto con una prima palla spettacolare alta e sulla rete al limite del fondo campo, le poche palle che ritornano sono inviti telefonati per Federico che si fa trovare preparato e fulmina i terzini del Montemagno; Vittorio rubando qualche palla a Maurizio, mette a segno dei colpi spettacolare camminando e domando il muro del Porro, i due terzini sono dei rapaci le palle che passano nella loro zona d'azione solo 15 perfetti, il Grazzano domina e vince 19 a 11 il settimo titolo (secondo consechutivo) è in bacheca. Subito Piero monti chiama casa e La germana sale in chiesa per far suonare le nostra amate campane, un rito iniziato nel 2012, alpino scudetto in serie A dopo il ritorno alla massima  competizione. Le donne del paese sentite le campane corrono alla sede per prepara la cena della vittoria e ad assistere alla solenne cerimonia della posa della coppa con la immancabile colonna sonora di Maledetta primavera. Quando il più dei tifoni si son ritirati per il giusto riposo i pochi rimasti ci siam guardati e scherzando abbiamo assaporato l'ideatrice di vincere la Coppa Italia e poi la super coppa; giusto perché il triplette era da un pò che non si vedeva. Ridendo e scherzando è arrivata la finale della coppa e noi da bravi sognatori l' abbiamo portata a casa. La federazione ci comunica la data della super coppa, che si gioca a Montechiaro contro il Montemagno, per loro una rivincita per noi una conferma. E' cosi è stato ci siamo riconfermati campioni assoluti del 2019 vincendo tutto ed il triplette che era un sogno/ desiderio di Fabiano e Alessandro (per poter replicare il 2012) è diventato realtà. Grazie Ragazzi vi volgiamo bene!!!

E' ormai la fine dell'anno 2019. Archiviati i festeggiamenti la società si attiva per preparare il nuovo campionato nonostante tutto quello che si sente in TV. La Ives la nonna della Valentina e del Diego Berruti, ma anche la nonna di tutti noi avendo 106 anni si ricorda quando Grazzano si chiamava Monferrato, quando nel '38 cambiò in Badoglio, per li nostro Maresciallo, che lei ha conosciuto; con una esperienza di vita come la sua, ha vissuto tutto quello che il mondo le ha proposto: due grandi guerre, tutte quelle più piccole vicine e lontane, la spagnola e tutte le altre pandemie (cosi le chiamiamo oggi) e questo 2020 le ha e ci ha fatto veder il Covid19, che ha fermato il mondo globalizzato mettendoci tutti chiusi in casa, lontano dai nostri amici e parenti e anche dal nostro tamburello. La comunicazione ufficiale è arrivata:  Il campionato è sospeso in attesa che la situazione pandemica rientri e si risolva; nel frattempo è arrivato il 22 novembre e tutta la nostra comunità grazzanese e la società di tamburello si stringe in un abbraccio virtuale alla nostra Ives che oggi compie 106 anni. Cara Ives da tutti noi: " Tanti auguri di felice compleanno e speriamo di porteli fare di persona al più presto.

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Arriva l'inverno come al solito da un po' di anni poca neve ma tante palline discusse dagli anzianotti durante le partite a carte nella sede della ASD con ancora qualche mascherina. Il presidente Redoglia si attaccala al telefono ed inizia il balletto per formare la squadra e cercare il nuovo mezzovolo ed il nuovo terzino che è diventato una consuetudine dettata dal massimale dei punteggi; poi la chiamata a raccolta di tutto lo staff dell'ASD nella sede nel primo nebbioso lunedì invernale, per le ultime info sulla squadra e per prendere tutti coscienza delle nostre possibilità e per essere tutti d'accordo sulla nuova formazione. Il Segretario si mette al lavoro ed iscrive la squadra chiede i permessi ed il paese incomincia a mormorare: " siamo pronti ?" "Quando ci alleniamo?". Vista l'impazienza di tutti i cuochi  decidono  subito una data per la cena di informazione e raccolta fondi, cosi partono gli inviti a tuoi i giocatori e alle loro fidanzate ( che non devono mai mancare, un supporto prezioso) il capo tifoseria si attiva ed in men che non si dica il nostro Presidente Redoglia non sa più dove sistemare le persone che si prenotano, un po' per il covid un po' per lo spazio si decide di usare tutti i saloni. Anche quest'anno per fortuna la stagione è partita , almeno a tavola. Si incomincian a fare palestra corsa e un po di libero ed arriviamo a febbraio-marzo, le leggi anti covid non aiutano ed il campionato slitta a giugno, tutti fremono e voglio un calendario, che fortunatamente arriva: si parte il 02 giugno, campionato a 9 squadre tutto si svolge bene per noi belle partite, caldo infernale e arriviamo a metà stagione in seconda posizione pari punti con il Vignale. Pausa estiva di 15 giorni e finalmente ripartiamo lottiamo belle partite i ragazzi sono affiatati si divertono la dirigenza è contenta e questo ci permette di superare un passo falso sul campo del Vignale senza conseguenze mentali ma con tranquillità sapendo che tra poco ai primi di settembre riporteremo equilibrio sul nostro amato campo. Poi come in tutte le belle favole, dietro l'angolo l'imprevisto che nessuno di noi avrebbe mai sospettato. Vinciamo con il Vignale in casa come da pronstico e così comunichiamo il campo di spareggio, quale se non Montechiaro che è il nostro secondo campo di casa, cosi il presidente come da anni chiama la CMS e dice che il Grazzano ha scelto Montechiaro. Ci prepariamo andiamo a giocare per l'allenamento di rifinitura e scopriamo che il Sindaco di Montechiaro un certo Luzzi, cha da tutto l'organizzazione del paese di Grazzano, quando è stato nella nostra situazione, ha avuto collaborazione e sostegno, ci fa sapere due giorni prima dello spareggio che il campo non è disponibile per problematiche burocratiche ed a detta sua di sicurezza, quando tutti i giorni si gioca e se il caso vuole che la mietitrebbia di turno deve passare, di buon grado interrompiamo il gioco e gli diamo tutto il tempo di transitare. Comunque Il Sig. Luzzi diventa irremovibile: "Lo spareggio non si fa a Montechiaro" questo è quello che si sente nelle comunicazioni tra lui e la federazione, in tutto questo nessuna delle altre società ha pronunciato verbo, nonostante l'irregolarità del trattamento riservato al Grazzano è una palese violenza sull' andamento del campionato. Quindi tra arrabbiature ed insulti a tutti si deve cercare un campo alternativo, i giocatori minacciano di volersi ritirare perché si sento abbandonati dalla federazione, ma tra tutti cerchiamo di ragionare e scegliamo il campo di Portacomaro, che sembra essere il meno favorevole al Vignale. La partita inizia in sordina perché nella testa c'è ancora il maltolto di Montechiaro, si naviga a vista sempre in condizione di pareggio, e ci rendiamo conto che la partita sta protraendosi troppo ed il sole diventerà il problema principale ed in fatti arriviamo ai trampolini sul 18 pari, la legge vuole che ci sia il sorteggio del campo, che perdiamo e finiamo con il sole dritto in faccia, non è possibile giocare perdiamo malamente il primo trampolino con la conta dei "15" tutti a favore del Vignale che riesce a raggiungere la finale che non vedeva dal 2003. Essendo dei signori abbiamo festeggiato lo stesso la bella stagione fatta alla faccia di tutti quelli che non ci hanno sostenuto. Appuntamento al 2022 per, speriamo, una sonora riaffermazione.

 

Foto al porro di Vignale

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Ed ecco al 2022, formazione rimaneggiata come al solito essendo arrivai in semifinale, naturalmente i punteggio han fatto si che solo alcune società perdano i giocatori. ma va bene così ognuno hai i sui problemi e deve imparare a conviverci. Il presidente informa la squadra che dopo vari tentativi siamo riusciti ad arrivare ud un giocatore di peso con pochi punti. Il bello Matto Forno, mezzovolista apprezzato ma che all'occorrenza scavarsela bene anche dal fondo; non c'è bisogno di dirlo, la squadra è fatta sule loro potenti spalle quindi Maurizio e Vittorio non si toccano. I terzini saranno Pietro, Andrea, Luca e Davide Soffientino nuovi ritorni perché son di Grazzano, ed a disposizione 'è anche Emanuel Monzeglio.la stagione è tranquilla, le partite vanno bene e ci vedono primeggiare per tutto il mansionato. Dietro di noi il Calliano zoppica ma tiene un buon ritmo ed un buon passo. Arriviamo ai 4 e la classifica recita Grazzano - Calliano e Vignale - Moncalvo. Un sogno di rivincita per tutto l'accaduto del 2021, si perché la ruggine c'è è brucia sulla pelle, Il Sig. Luzzi non è ancora stato digerito bene. Il Calliano è forte una squadra compatta che fa pochi falli e Tine bene la palla in gioco; l'andata è nostra per 19 a 13, ma sul nostra campo è quasi scontato, Il Vignale vince con il Moncalvo a 11. Vi va in casa del Calliano che manco a dirlo comunica alla federazione che non può usare il sua campo di casa perché in ristrutturazione, la domanda nasce spontanea: ma perché non, lo avete detto ad inizio campionato? cosi si giocava sempre fuori casa e non un po' e un po'. Comunque la federazione chiude un occhio e si va a Tonco. Dove loro già si allenavano da tempo e noi un po' frastornati per il ripetersi dell'anno precedente lasciamo sul campo un paio di quindici e perdiamo per 19 a 17 in favore del Calliano. Si allo spareggio.

Il Vignale vince sul campo del Moncalvo 19 a 14 e ri rilassa in attesa del campo di Finale. Il campo di spareggio è sorteggiato a Montechiaro, tutti noi convinti che Il Sig. Luzzi si oppone ed invece ma prego venite pure, dando così valore a certe dicerie dell'anno prima. Va da se che lo spirito non è al massimo il gioco ne risente ed il Calliano va in Finale con il punteggio di 19 a 16 su di noi. La finale è sorteggiata a Grazzano, noi siamo dei signori e organizziamo tuto per bene, la partita va sul 18 pari ed ai trampolini il Vignale ha ragione del Calliano. Ed il secondo scudetto del Vignale consecutivo. L'opinione della scrivente e di Vittorio che sono tanto amici è: sono stufo di sentire che il Vignale è più forte l'anno prossimo portiamo a casa la coppa.

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Ciao a Tutti, il nostro 2023 si apre con grandi novità alcune belle alcune che sanno di tristezza. Il Presidente è da ottobre che si muove dietro le quinte e voci di mercato prendono sempre più corpo; sembrerebbe che un terzino alto che si chiama Mattia Musso sia propenso ad entrare nel quintetto giallo nero; il Calliano lo lascia andare perché non molto contento di lui. Ottimo dice Fabiano, mi piace come gioca e come persona. In una delle poche mattine di nebbia novembrina, mentre tutti si recano al lavoro il mio telefono suona, è Alessandro: " abbiamo il mezzo volo, Volpe Elia finalmente è dei nostri, ci ho messo un po' ma è arrivato"; nella mia mente ero già sul campo di gioco. Quindi la squadra è pronta, salutiamo Davide Soffientino che vuole fare una esperienza per crescere a Portacomaro come volo, Matteo Forno va al Montemagno causa i soli punti e riconfermiamo tutti i vecchietti Emanuel Monzeglio, Pietro Giroldo, Andrea capitano Andrin, con inserimento di grande Fausto Sappa e dei due giovanotti Amedeo Gatti, prezioso fisioterapista che come ti tocca lui nessuno (detta del lato femmine della società) oltre ad essere un valido terzino e Luca Soffientino una conferma di costante crescita. Finalmente dopo lunghe discussioni e tante ma tante ma tante bottiglie bevute (la maggior parte pagate da Dario Natta e bevute quasi tutte da Mauro Dessimone, Giroldo Raffaele con un buon aiuto di Piero Monti) il Figliol prodigo del tamburello a muro, colui che è stato definito il "Maradona" del tambass, ovvero Il Vate Fulvio Natta, da la sua disponibilità a seguire e coadiuvare la nuova squadra, con grande felicita di suo fratello Dario perché in cantina il vino è ormai finito. Ordinati tamburelli e pallina cosa vuoi fare per il primo allenamento fa ancora freddino, allora Graziona Foglia decide che è ero di fare una cena per conoscersi tutti. Siccome sia gente timida di cene e merende e facciamo un bel po'. Ormai agli sgoccioli, ci confrontiamo sull'amato campo Piazza Cotti, la forma mentale e fisica c'è lo spirito guerriero è sceso su di noi quindi non ci resta che dare il via alle competizioni con la prima domenica di campionato. Fin qui le novità belle. Ma non ci siamo dimenticati di quel velo di tristezza che tutta la società al 100% nasconde bene ma che sente il bisogno di una lacrimuccia per sfogarsi. Purtroppo "Al me Maury" come viene appellato affettuosamente da tutti noi ha deciso che questo è l'ultimo anno, "Il TORO di CASCINE PIANE" appenderà il tamburello al chiodo. E' la prima giornata, siamo sul nostro campo e non con poca commozione, Maurizio ci guarda tutti e dice:" ragazzi vorrei finire da la mia avventura nel Tambass con il titolo in tasca, mi date una mano?" tra occhi lucidi e risate tutti si danno il 5 e nasce "la Causa Marletto". Tutto il campionato si svolge come lo volevamo noi, si i più diranno che alcune partite potevamo fare meglio, che se Vittorio non sbatteva il dito del piede contro il muro, non si piantava un chiodo ne braccio, sarebbe stato meglio; ma non si può sempre vincerle tutte, bisogna avere rispetto del campo e del suo proprietario perché il tamburello è un gioco di squadra e chi ci gioca lo fa per vincere. nel conteggio dei punti in effetti abbiamo lasciato qualche punticino che magari era meglio portare a casa perché ci avrebbe reso la vita più facile, vedi la partita con il Moncalvo, ma di contro balzo alcune partite che sembravano girare male le abbiamo risolte alla grande, quindi un buon pareggio di valutazione. tutti i ragazzi si non espressi al massimo Elia con il suo carattere esuberante si è rivelato il mezzotono che volevamo per il Grazzano, i terzini che dire sono stati attenti e precisi nei momenti giusti chiudendo i 15 e facendo rifiatare i ragazzi in fondo, Maurizio e Vittorio una libidine pazzesca, tutti ma proprio tutti dai giocatori alla dirigenza ai tifosi ci siamo meritati di passare per primi e accedere ai quarti.Gli incroci di tabellone ci vedono opposti al Calliano, una squadra solida con giocatori forti, la classifica ha decretato che per un punto dal Calliano il Rocca di Beltrami,Baggio e Gerbi è fuori dai quattro. Giocano per primi di sabato Vignale e Montemagno una bella partita con il Montemagno che resiste fino a metà partita poi il Vignale allunga e chiude con il punteggio di 19 a 11. Domenica tocca a noi il Calliano sembra agguerrito, noi impostiamo il nostro ritmo di gioco e la partita si svolge a senso unico: il nostro. sembra che il Calliano non sia arrivato in campo, rispondono precisi non fanno fallo ma non fanno 15, non ci offendono mai, infatti la partita si risolve in fretta con il punteggio di 19 a 4 per noi. Arriva il secondo week end e tocca a noi il sabato sul campo del Calliano. Il pensiero che questo possa essere campo di finale ci sfiora e impostiamo il gioco si per vincere ma anche per studiare. Bella partita niente a che vedere con l'andata, il Calliano gioca e ci sta avanti obbligandoci ad inventarci qualcosa per raggiungerli. Guizzo di Natta vede Elia un po' in affanno e lo manda dietro con Vittorio mezzo volo, arrivano i 15 sperati, Elia tiene bene la palla in fondo e fa molto gioco, il Maury fai i suoi miracoli di prima palla e di recupero, Mattia e Luca si esaltano e cercano l'approvazione dei compagni e la partita ci da ragione 19 a 15 per noi. Finale in cascina. Domenica si va a Montemagno la partita è gradevole ma nessuna delle due formazioni si danna l'anima per vincere. Il Montemagno subisce i gioco del Vignale che passa con il risultato di 19 a 11. Elette cosi le finaliste senza bisogno di spareggi godiamoci il momento e aspettiamo il sorteggio durante la presentazione della Coppa Italia. Ci siamo è tempo di finale, sul campo del Palio di Calliano rimesso nuovo e sistemato per accogliere tutto il pubblico delle grandi occasione il Grazzano Incontra il Vignale, una sfida che "porta dla Rüso" (che porta della ruggine) come si dice da noi. I commenti di tuti i presenti dipingo una finale bella bel giocata con colpi di livello, le due formazioni si spendono bene; il Grazzano mantiene sempre una media di  vantaggio di 4/5 giochi sul Vignale. Le uniche volte che il Vignale si è fatto minaccioso è quando il Grazzano  giocava volendo usare la forza al posto della testa, ciò dovuto alla tensione del momento,  ma prontamente i tecnici lo facevano notare chiedendo il minuto parlando con i giocatori e tutto tornava al suo posto, Maurizio sopra le righe, Elia e Vittorio che si cambiano posto e si cercano come due fidanzatini, Luca che chiude i 15 usando la occhi e testa e non il muro, Mattia che dire un Killer tutto quello che passava vicino a lui diventava un punto a favore della " Causa Marletto". Triplice fischio e il Grazzano è sul tetto del Tambass a Muro, Campioni d'Italia 2023 con il punteggio di 19 a 11, ottavo titolo in bacheca e promessa mantenuta. Grazie ragazzi, grazie tifosi, grazie agli sponsor grazie a tutti quelli che hanno creduto il noi e a quelli che ci han tifato contro perché ci han dato tutti la forza e la determinazione di raggiungere il nostro obbiettivo. Ora un po di vacanza e poi di nuovo sui campi per la Coppa Italia.

E come promesso eccoci sul campo amico a fare preparazione per affrontare al meglio la Coppa Italia e poi la Super Coppa, entrambi obbiettivi nei nostri radar, perché una volta riportato a casa il trofeo più ambito, ai grazzanesi sulle panchine, lo zoccolo duro dei tifosi più anziani, la bocca diventa subito dolce. Cosi analizzato il calendario della Coppa si parte tutti per Calliano, che nel frattempo ha cambiato nome aggiungendosi Monferrato, per dare ancora più risalto al nostro bel territorio. Il calendario propone le partite tra i padroni di casa che si impongono sul Rocca d'Arazzo di Beltrami e a seguire il Montemagno che si impone sul Montechiaro di Tirone. La prima semi finale secca è una bella partita a senso unico del Montemagno che contro il Vignale, semifinalista del campionato, mette giu tutte le sue armi ed impone un ritmo al gioco che spiazza il Vignale che chiude con 7 giochi a 16 in favore del Montemagno. la seconda semi finale ci vede opposti ai padroni di casa, che partono molto forte e girano in vantaggio di 2 giochi a 1, il ritmo è alto errori piccoli da entrambi le parti portano il risultato sul 4 a 2 per il Calliano e conseguente cambio campo. Nel tragitto Fulvio raggruppa tutti i ragazzi e chiede maggior concentrazione, perché fa tanto caldo e se la partita va per le lunghe come sembra, lo san tutti che a Calliano la palla scherza tanto e rischiamo di andare in difficoltà, non dimentichiamo che siamo a casa loro. Si riprende a giocare ed infetti il Grazzano alza subito il livello; Maurizio batte più alto e arrivano palle più giocabili, Vittorio inizia a fare le sue maglie a fondo campo portando su delle palle spettacolari mettendo persino i piedi sul muro di Calliano e come per incanto Elia infila una serie di quindici uno più bello dell'altro aiutato dai terzino che non sbagliano più ma diventano due saracinesche, in un attimo tra i vari cambi campo facciamo 14 lasciando attoniti il pubblico delle grandi occasioni. Ed arriva anche settembre che nella giornata della prima domenica del mese ci vede sfidare il Montemagno sul campo del Calliano Monferrato. La partita parte in sordina per entrambi con colpi spettacolari da entrambi le compagini fino al 6 a 3 per il Grazzano, poi non si è capito bene come, forse per una velata minaccia di brutto tempo che rischiava di compromettere le balle di fieno di Maurizio, che lui sale in cattedra e fa uscire il Toro di cascine piane a tutta forza, recupera palle difficili piazza palle imprendibile sul muro d fondo e si mette anche a fare i 15 sul mezzotono; Elia spinto da Maurizio e Vittorio a tirargli più forte, fa qualche fallo ma recupera con 15 da manicomio e porta il risultato sul 14 a 6 per il Grazzano. Gli ultimi due giochi il Montemagno non c'è han già ritirato i tamburelli e Maurizio praticamente non fa intendo a battere la palla che il Montemagno fa fallo.La Coppa Italia è vinta, tutti ai Cumba a festeggiare. Gli organizzatori stabiliscono che la Super Coppa si gioca nello Sferisterio di Moncalvo, La fossa dei Leoni, la nostra nemesi dove per noi giocare è sempre un dramma. Dopo un tira e molla sulla data di gioco per assenza di giocatori del Montemagno, per matrimoni vari e lunghe strategie, si decide per il 23 esattamente 3 giorni dopo che Vittorio è partito per l' America per lavoro. La partita fin da subito è stata equilibrata e molto combattuta, voi per la difficoltà che entrambi le squadra hanno avuto nello sfruttare il campo vuoi per le condizioni del terreno di gioca falsate dalla pioggia. Sulla lunga distanza con i punteggio sempre in parità ha prevalso l'abilità e la conoscenza del campo di Fulvio che con cambi di posizione dei ruoli portando Eia dietro per rifiatare e Maurizio che si divideva tra largo e muro siamo riusciti a far pendere il gioco dalla nostra parte. Una grossa mano è arrivata dai terzini ed in particolare moda da Luca che è riuscito ad uscire dagli schemi facendo la partita della vita con dei 15 spettacolari che han dato fiate e grande fiducia ai compagni vedendo l'impegno e la volontà di vincere che lui trasmetteva. Il Montemagno è andato in barca su alcuni giochi che se pur in vantaggio non riusciva a chiudere. Una volta preso il vantaggio il Grazzano non lo ha più lasciato e la partita si è chiusa con il punteggio di 16 a 12 per noi con grandi applausi del pubblico presente. L'obbiettivo tanto desiderato da tutto il paese è arrivato. Il Grazzano si aggiudica la super Coppa e il 3° triplette è conquistato, Maurizio Marletto da l'addio alle competizione nel migliore dei modi, tutti la società lo ringrazio per questi splendidi anni passati insieme che lo hanno e ci hanno visto come una formazione paragonata ai più blasonati Team degli sport più importanti. L'appuntamento  per una nuova ed entusiasmante avventura con una nuova formazione va al 2024.

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